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ANIMA

Progetto ANIMA

Era da tempo ormai deciso che Saligia, la mia Softail, sarebbe stata venduta.  Un caro amico, voleva un HD  importante, ma datata, a carburatore.  Non ho resistito alle sue lusinghe e gliel’ho venduta. Solo dopo il “maledetto” mi disse che ne voleva fare qualcosa di più personale e aggressivo. Saligia era già bellissima di suo, lo volevo uccidere.

Il progetto però era importante e stimolante. Doveva coinvolgere il nostro amico comune, Marco “DrBrush” ed essere una proposta vincente per Eternal City del 2019. Lo perdono…

Mi è stato concesso un tempo adeguato ed un budget alto, o meglio che fosse commisurato alle tante richieste di base ed alle mie fantasie di realizzazione.

Cos’ì mi son potuto esprimere, dando il meglio di me, mettendo in pratica tante di quelle chicche che tenevo nel cassetto. La sfida più grande è stata estetica. Volevamo una linea pulitissima, armoniosa sensuale elegante ed addirittura che strizzasse l’occhio alla sportività come certe realizzazioni di Walts. Di tutto insomma. Sono partito con una gomma posteriore da 260mm che ha comportato il disassamento della primaria ed il parziale rifacimento di telaio, con annesso nuovo forcellone e parafango. Per una lavorazione in un pezzo unico, senza parti imbullonate, dove il fender è parte del telaio. Il serbatoio è un Parker che si inserisce con la sua punta nella meravigliosa sella realizzata da SdM ed abbraccia sinuosamente la parte superiore del motore. Il manubrio, riprende le curve di tutta la moto ed è stato forato appositamente per permettere il passaggio interno di tutti i cavi e tutti i TUBI. Che passano anche attraverso i bulloni, costruiti appositamente, dei risers. Quindi gas interno e frizione idraulica.

Poi tutto è passato in mano a Marco. A lui il difficilissimo compito di interpretare tutto. So di tante ore, giorni, passati a guardare il solo chassis. Ad immaginare linee e colori. Sfumature e contrasti.

Poi un giorno l’illuminazione, ed in una settimana tira fuori il capolavoro. Quell’opaco è velluto e si sposa con il lucido senza spessori. Il rosso sapientemente distribuito è leggermente fluò e le linee che corrono su serbatoio e parafango sono di una precisione spaventosa.

Ma prima mi chiamò per chiedermi se avessi dato un nome a questa creatura: stavo con la famiglia. I “miei” mi dissero:

ci hai messo il cuore il tempo, quasi due anni di sacrifici. Tutto è stato fatto per dare mostra di quello che sai fare, e tutti quelli che hai coinvolto per realizzarla, hanno dato il massimo perché vedevano una luce forte nei tuoi occhi. Le manca solo un’ ANIMA!

ANIMA!!! Ed Anima fù…

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